giovedì 6 marzo 2008

Una questione di principio.

Alcuni giorni fa, ho ricevuto una comunicazione da TRENITALIA che mi negava la possibilità di avere un rimborso sotto forma di un bonus, in seguito al ritardo di un treno ES del quale mi ero servito.
Vi allego qui sotto la lettera di protesta che ho mandato a Trenitalia, in caso di ulteriore risposta negativa, ricorrerò ad una associazione di consumatori, in quanto ritengo che le loro spiegazioni siano davvero assurde.
Vi invito a farvi valere, per quanto vi sia possibile, sia in un caso come questo inerente a Trenitalia, ma sopratutto in tutti i casi che ci propone il vivere nella nostra società che di fatto spesso ci propone anche ingiustizie ben più gravi di questa che ho subito io. Questo per cercare di far rispettare questi piccoli diritti che sembra dobbiamo avere in una società civile, ma che di fatto ci vengono assurdamente negati.

Spettabile Trenitalia.
Faccio riferimento alla mia richiesta di bonus, presentata in data 08/01/2008 relativa al treno 9426 del giorno 30/12/2007, partito da Roma alla volta di Milano alle ore 6:30, alla quale avete risposto dandomi un esito negativo con la vostra lettera protocollata con il n° 080211-27-134 del 12/02/2008.
Sono veramente stupito dalla vostra risposta che addebita il ritardo a cause metereologiche.
Ricordo che si trattava del 30/12!!!!
Si trattava di una bella mattina di sole con temperature rigide, presumibilmente di alcuni (4-5) gradi sotto zero e con un poco di nebbia che però lasciava una visibilità di qualche centinaio di metri. Tutto questo in alcuni tratti del percorso fra Roma e Firenze.
Tutto questo per dire che le condizioni non erano così disperate, soprattutto alla luce della tecnologia attuale che davvero non può far pensare che una situazione simile possa essere di danno ad un convoglio modernissimo come un ES.
Questo significherebbe che i cittadini del nord dell’Italia o delle regioni montane, sono di fatto, quasi sempre, esclusi da ogni possibilità di bonus visto che quelle condizioni sono abituali in quei territori.
Davvero le ragioni metereologiche sembrano una forzatura assurda per negare comunque la possibilità di riconoscere il bonus.
MA VI DIRO’ DI PIU’…
Il personale del treno, sia direttamente che con avviso dell’altoparlante, nella sosta che il treno ha fatto in linea fra Roma e Firenze, imputava la sosta stessa ad un: CONTROLLO PER UN PROBLEMA AL MATERIALE ROTABILE. Materiale rotabile appunto, che se anche fosse imputato al gelo non si può imputare alle condizioni metereologiche che, ripeto, erano normali per la stagione. Un ES non si può fermare per qualche grado sotto zero! Se questo accade è da imputare ad un difetto del materiale rotabile e quindi alla sua manutenzione.
MA NON E’ FINITA QUI…
Il treno riprendeva la sua corsa sul binario dispari ad una velocità ridotta ma non lentissima… e veniva superato da un altro ES sul binario pari lanciato a velocità notevole!
Verificavo poi in seguito che effettivamente circa 20 min più tardi doveva viaggiare un ES Roma Venezia che evidentemente stava viaggiando in orario.
Ora, che aveva di diverso l’altro treno che invece del nostro non soffriva il freddo??? L’avevate munito del cappottino????
Scusate la battuta, ma il vostro rifiuto del bonus in questa situazione davvero sfiora il ridicolo, ed è offensivo per i diritti dei viaggiatori.
La cifra è di poco conto, ma è una questione di principio e se non avrò un riscontro positivo, mi riservo il diritto di rivolgermi ad una associazione di consumatori.
RingraziandoVi comunque,
Renato Castelli.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non esistono questioni di principio, ma esiste il concreto motivo dei soldi persi e del regolamento di Trenitalia (che ben conosco essendo un pendolare sulla Lecco-Milano e un viaggiatore occasionale sulla Milano-Venezia).

Rivolgersi ad un'associazione di consumatori è cosa buona e giusta, a quanto pare fa sempre paura, io a mio tempo non l'ho fatto (purtroppo) ed ho perso un rimborso, ma so di amici miei che hanno avuto più fortuna.

Beh, in bocca al lupo dunque!