martedì 29 aprile 2008

Tu puoi?

Fino a poco fa c'era la pioggia, se ne è andata per lasciare il posto ad un'aria tersa e trasparente, se ne è andata per lasciare il posto a nuvole in cammino...
Nuvole in cammino, verso dove? Ma dove stiamo andando con questi nostri passi incerti e tremanti che non sanno mai che direzione prendere, che sogno inseguire.
Forse abbiamo tenuto per troppo tempo prigioniero il nostro sogno, forse abbiamo per troppo tempo nascosto nello specchio la nostra vera faccia, ma ora siamo incespicati nella catena che ci legava e ci accorgiamo che ormai è tardi, ma non sappiamo per cosa!
Guardiamo fuori la vita che scorre e che non riusciamo a cogliere se non per piccoli attimi che servono di volta in volta a farci rimpiangere di più ciò che non riusciamo a vivere, guardiamo fuori la vita dalle sbarre della nostra prigione d'oro e vorremmo un gesso che cancelli il mondo. Ma è impossibile cancellare i nostri pensieri, è impossibile trovare un cappello che li nasconda al nostro sentire e soprattutto dovremmo trovare un gesso che cancelli le sbarre della prigione piuttosto che il mondo.
E restiamo qui nella clessidra del tempo che perde la sua sabbia in un deserto...
E tu...
Puoi darmi un vetrino blù per colorare il cielo
O un volo magico a camminare sopra le nuvole,
puoi darmi una fuga dalla realtà nell'orizzonte più lontano
o uno slancio del cuore da scalare
per salire lassù... dove trovano pace le illusioni.
Puoi darmi le storie dell'ultimo tram,
un ciao che oggi so che cambiava una vita,
dei passi leggeri a sfiorare una strada
lasciati in una via che ti portava via
lasciando di te una scia... di grazia e di armonia.
E tu...
Tu puoi?

Renato

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